Vi mostro il quadro in risonanza magnetica di una neoformazione vertebrale a partenza dagli elementi posteriori che provoca una importante compressione delle radici spinali formanti la cauda equina. Il quadro è estremamente complesso e delicato sia da un punto di vista diagnostico che clinico e terapeutico.
Da un punto di vista diagnostico la situazione non è per nulla semplice in quanto non è possibile risucire a determnare esattamente il tipo di lesione che si è formata solo con le indagini di neuroradiologia ma è necessario un esame istologico per poter dare un nome esatto alla lesione.
Da un punto di vista clinico la situazione è molto delicata e pericolosa in quanto la lesione determina una importante compressione delle radici spinali a livello di L3 dove si trova appunto la cauda equina. Quando questa regione anatomica (cauda equina) viene compressa può comparire una sindrome clinca molto pericolosa che si chiama “sindrome della cauda” con possibili conseguenze anche molto invalidanti se non operata immediatamente.
Infine da un punto di vista terapeutico questa lesione lascia aperta la discussione a diverse possibili soluzioni chirurgiche che però tutte devono mirare alla risoluzione del quadro complessivo radicolare mediante asportazione in blocco della lesione con esame istologico definitivo.
Una menzione a parte merita l’esame istologico estemporaneo che viene effttuato durante la procedura chirurgica ed il cui unico scopo è quello di capire se il materiale inviato è adeguato e se sono presenti cellule tumorali maligne.
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